IL CANE COMUNISTA COMPIE DIECI ANNI!

 

Di solito non utilizzo questo blog, come sa chi lo segue, per parlare delle mie pubblicazioni personali, ma stavolta farò un'eccezione.

Nelle scorse settimane Il cane Comunista e altri racconti, il mio primo libro, ha compiuto dieci anni! Un anniversario per me importante poiché - credo sia così per ogni autore - l'emozione della prima pubblicazione non si può dimenticare.

Era infatti il settembre del 2012 quando ricevetti dalla casa editrice, l'Associazione Artistica e Letteraria Gli Occhi di Argo con sede ad Agropoli (SA), le primissime copie del libro. Ringrazio ancora una volta Francesco Sicilia e Milena Esposito (che firmò, oltretutto, una bellissima prefazione) per la preziosa opportunità che allora mi diedero a seguito di uno dei loro concorsi a cui avevo partecipato, così come sono grata anche a tutti gli altri che fecero sì che quella pubblicazione potesse realizzarsi.

Si tratta di una raccolta di nove racconti ambientati nella mia Isola, la Sardegna; questi i titoli: Il cane comunista, Un soldato ritorna, Don T., Nemici e fratelli, La cernitrice, La venditrice ambulante, La firma, L'ultima corsa e, infine, Quando si smette di sognare. La maggior parte di questi ha ottenuto riconoscimenti vari nell'ambito di concorsi letterari a cui avevo partecipato tempo prima. 

"[...] Laura Vargiu narra il sapore della paura, della fame e della miseria; narra il sudore del dolore e dello sconforto, ma lo fa, lo sa fare, col gesto discreto del porgere un mazzo di fiori. Leggendo questo libro, difatti, tanti saranno i chiaroscuri e le tinte che insieme agli odori, ai profumi formeranno un caleidoscopio di personaggi, che, quasi smarrendo la loro natura, diventeranno persone vive come quelle che, seppur morte, s‟incontrano nelle fotografie in bianco e nero: immortalate dall‟istantanea.
Qui ci sono i loro sguardi dolenti, le loro facce serie, i loro vestiti di stracci. Qui ci sono i loro profili e i loro silenzi, la loro compostezza. [...]"

(dalla prefazione di Milena Esposito)

Per essere più precisi sui contenuti, ecco la sinossi:

Quando Enzo, noto comunista del paese, si presentò una sera a casa della famiglia del cantoniere, nessuno immaginava che cosa fosse andato a domandare né presagiva che già l’indomani l’uomo sarebbe scomparso nel nulla, vittima di un regime che mostrava ormai tutta la sua brutalità. 
È la vicenda narrata ne Il cane Comunista, primo di una serie di racconti ambientati nel Sulcis-Iglesiente, affascinante angolo della Sardegna sud-occidentale dall’importante passato minerario. Seppure non vengano nominati i paesi in cui si svolgono le singole storie, i riferimenti al territorio, in generale, sono ben chiari. Sullo sfondo alcuni grandi capitoli della Storia contemporanea italiana: il fascismo, il secondo conflitto mondiale e il suo povero dopoguerra; non manca neppure la Grande Guerra, ferita profonda sia per chi dovette combatterla in trincea sia per coloro che restarono a casa, primi fra tutti i bambini. Considerati i luoghi di ambientazione, non poteva non comparire lei, la miniera, che nel bene e nel male segnò il destino di tanta gente e di un territorio intero, come suo malgrado sa la protagonista del racconto intitolato La cernitrice. 
A eccezione di quest’ultimo, che si richiama comunque a fatti realmente accaduti, le storie qui presentate s’ispirano a memorie familiari e non solo, apprese dalla voce di chi ne fu protagonista o testimone. La scrittura, dunque, come strumento per recuperare piccole storie locali, spesso d’ordinaria drammaticità, che si perdono inevitabilmente tra le vicissitudini della Storia con la esse maiuscola.

E questo il link della pagina dedicata al libro sul blog de Gli Occhi di Argo: 

http://occhidiargo.blogspot.it/2012/09/laura-vargiu-il-cane-comunista-e-altri.html

Nell'ottobre del 2019 è stata fatta una ristampa, grazie all'iniziativa presa da Alberto Rivelli e alla disponibilità di Francesco Sicilia, nel frattempo già editore de L'ArgoLibro (un ringraziamento a entrambi).

Nella sinossi faccio riferimento a "memorie familiari" racchiuse tra queste pagine dal momento che in esse rivivono anzitutto le vicende della mia amata nonna Angelina, classe 1913, venuta a mancare all'età di novantacinque anni nel 2008, alla quale il libro è dedicato; è lei la voce narrante del racconto di apertura che dà il titolo all'intera raccolta, così come è lei la bambina che non riconobbe il padre di ritorno dal primo conflitto mondiale o, ancora, la donna che, sullo sfondo della guerra successiva, chiese e ottenne dai soldati tedeschi, accampati di fronte all'uscio di casa sua, un paracadute di seta da cui ricavare un po' di vestiario. Inoltre, proprio uno di questi racconti, Un soldato ritorna, aveva in precedenza ricevuto una menzione a un importante premio letterario isolano (Premio Gramsci di Ales) grazie all'apprezzamento da parte del noto scrittore Giulio Angioni, all'epoca nella giuria di quel concorso, come lui stesso mi rivelò tempo dopo in separata sede.

Un libro, pertanto, a cui sono molto affezionata e che nel corso di questi anni, in verità, ha avuto più che buoni riscontri da parte dei lettori, non soltanto sardi.

Pertanto, con l'occasione ringrazio infinitamente tutti coloro che finora hanno letto questa raccolta e, tra questi, i tanti che hanno lasciato recensioni o scritto anche solo qualche riga di apprezzamento in messaggi pubblici o privati. Segnalo, in particolare, le recensioni a firma dei critici letterari Geraldine Meyer e Nicola Vacca (a cui rinnovo i miei ringraziamenti), pubblicate rispettivamente sulla rivista L'Ottavo e  il blog Zona di disagio circa tre anni fa (per leggerle, cliccare sui titoli).

Un grazie di cuore anche alla carissima amica Raffaela, mia conterranea emigrata a Imola da una vita, nonché "sobillatrice di poesia" (come lei ben sa), non solo per aver donato a suo tempo una copia della raccolta alla biblioteca della sua città, ma anche perché alla sua vicenda personale si ispira il racconto di chiusura, Quando si smette di sognare.

Attraverso questo libro, inoltre, ho iniziato a scoprire Agropoli e la terra del Cilento, sono nate diverse conoscenze e amicizie e in un momento delicato della mia vita sono state anche poste le basi per una svolta importante. Insomma, una pubblicazione alla quale devo moltissimo e che, quando ancora mi capita di prenderla in mano e rileggerne alcuni passi, mi regala sempre più di un'emozione.  

"[...] Una vita intera, la mia, passata avanti e indietro lungo la strada tracciata da queste rotaie ed eccomi ora alla mia ultima corsa… Quando il presente ti nega il domani, non resta che cercar conforto al sicuro tra i ricordi. I miei profumano di lentischio e brezza marina; hanno i volti dell’umanità variegata, per età e condizione, che ho incontrato a ogni fermata; palpitano come il cuore antico di questa terra. [...]" 

(dal racconto L'ultima corsa)

È possibile trovare copia de Il cane Comunista e altri racconti presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, la Biblioteca comunale di Imola (BO) e quella di Siliqua (CA).

Laura Vargiu


Titolo: Il cane Comunista e altri racconti  

Autrice: Laura Vargiu

Anno di pubblicazione: 2012 (ristampa 2019)

Editore: Gli Occhi di Argo / L'ArgoLibro

Numero pagine: 106

ISBN 978-88-97421-23-8

Prezzo di copertina: euro 12,00

 

 



 

 


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