Segnalo l'uscita, nei mesi scorsi, di Uomini persi, primo romanzo del cagliaritano Stefano Sarais.
Un libro che affronta con originalità tematiche particolarmente importanti e complesse che non potranno non suscitare nel lettore profonde riflessioni.
Come afferma l'autore stesso, si è cercato di dare risposta a interrogativi di grande interesse che accomunano in generale un po' tutti: perché
nasciamo? Perché moriamo? Che fine faremo dopo la vita?
Un romanzo dalla cornice fantastica all'interno della quale, però, vengono narrate vicende realmente accadute; e ogni singola storia non manca di portare con sé il proprio inevitabile carico di dolore non di poco conto.
Ecco la sinossi:
Franco
si sveglia nel parco di Monte Claro a Cagliari. Non sa cosa gli sia
accaduto. Non ha con sé i documenti, il telefono e le chiavi dell’auto.
Teso e preoccupato, corre verso casa dei suoi genitori per chiedere
aiuto e capire. Le sue aspettative vengono disattese: il padre non è in
casa e la madre lo tratta come uno sconosciuto cacciandolo via. Lui
cerca così di contattare la sorella, ma anche lei si rivolge a lui come
fosse un estraneo. Stesso risultato ottiene con la sua ex ragazza, il
suo migliore amico e tutti i conoscenti con cui avrà a che fare.
Successivamente, Franco spera di risolvere con una ricerca su internet;
riesce così a contattare un uomo che gli dà delle indicazioni per poter
tornare alla sua vita, ma questo tentativo risulterà solo un’ illusione.
Si ritroverà a vivere come uno dei tanti senza fissa dimora che aveva
conosciuto nella sua esperienza d’educatore.
Nella
sofferenza e nella solitudine rifletterà sulla sua vita e su quella di
tutti gli altri personaggi significativi che mano a mano incontrerà: il
Vecchio, Edoardo, Giuseppe, Matteo, Lucio, Salvatore e Sonia. Questi si
sono persi e, nella maggior parte, fatti sopraffare dai vizi umani più
autolesionisti: alcol, droga, gioco d’azzardo. Per ciascuno di loro si
pone in risalto il rapporto esistente tra le scelte libere che hanno
potuto fare e il destino ineluttabile che hanno dovuto subire. Franco
avrà così modo di comprendere ciò che logora e ciò che migliora la vita
umana, ricercando, e trovando, il senso più profondo dell'esistenza. Tra
le persone incontrate, assume particolare importanza Salvatore; da lui
viene a sapere di essere deceduto e finito in un universo parallelo che
viene chiamato “luogo della comprensione”, raggiungibile attraverso la
morte o il sonno profondo. Questo è simile al suo vecchio mondo, ma con
la differenza che lui non ci ha mai vissuto; un passaggio complicato, ma
inevitabile, che tutti gli uomini devono affrontare e oltrepassare per
raggiungere la felicità. Stefano Sarais nasce a Cagliari il 9 maggio del 1972. Lavora come
Educatore dal 2000. Attualmente si occupa principalmente di sofferenti
mentali, ma per dodici anni ha lavorato con i senza fissa dimora. Qualificato in Progettazione Sociale, Stefano si è laureato in Scienze
Politiche nel 2006 e nel 2009 ha conseguito il Master di II livello in
Criminologia e Psicologia Giuridica. Nel 2015 ha pubblicato un libro di
poesie dal titolo “Storia di un’anima” con cui esordisce come scrittore.
Nel 2020 si è laureato in Scienze dell’Educazione e della Formazione.
“Uomini Persi” è il suo primo romanzo.
Uomini persi di Stefano Sarais, autopubblicazione, 2023 - pagine 329, ISBN 9798859283866, Euro 17,72
Al seguente link la pagina dedicata alla pubblicazione:
Laura Vargiu
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