LA PROSA DI ELSE JERUSALEM IN UNA PUBBLICAZIONE DELLE EDIZIONI VIA DEL VENTO

Else Jerusalem (fonte immagine: Wikipedia)

Il 23 novembre del 1876 nasceva a Vienna la scrittrice Else Jesusalem, il cui cognome paterno, di origine ungherese, era Kotányi. Ancora non troppo conosciuta nel nostro Paese, la sua fu una voce importante del panorama culturale del tempo, legata anche agli ambienti che già si occupavano di emancipazione femminile.

Fu autrice di racconti, saggi, un testo teatrale e un unico romanzo giudicato scandaloso (Lo scarabeo sacro, 1909) che, dopo numerose ristampe, nel 1933 venne gettato dalla Gestapo nel tristemente noto rogo dei libri. All'epoca la Jerusalem risiedeva già da oltre ven'anni a Buenos Aires, dove si era trasferita seguendo il secondo marito, e dove si sarebbe poi spenta il 20 gennaio del 1943. 

Sette anni fa, grazie alle Edizioni Via del Vento, è uscita una breve raccolta che racchiude tre racconti di Else Jerusalem; due di questi sono stati tratti da Venus am Kreuz (Venere in croce, del finire dell'Ottocento). Liberazione, appunto pubblicata dalla piccola casa editrice pistoiese, con una pregevole traduzione di Claudia Ciardi, rappresenta la prima comparsa in lingua italiana di un'autrice che, come auspica anzitutto la stessa curatrice nella postfazione, merita senza dubbio attenzione e un necessario approfondimento. Un volumetto prezioso che ci rammenta quanto sorprendente e meravigliosamente sconfinata sia la letteratura. 

Ricordiamo, dunque, la figura della scrittrice austriaca attraverso la bellissima prosa che dà il titolo alla raccolta. Un racconto breve di denuncia che trova ambientazione in un monastero che si erge «grigio e impenetrabile dominando il precipizio» in una zona montana di confine, dove una giovane suora si prende cura di un moribondo restando al suo capezzale durante l'ultima notte. Un piccolo gioiello di scorrevole ed emozionante lettura che mette in luce la fragilità della condizione sociale della donna, ma anche la forza e il coraggio femminili che all'occorrenza sanno affrontare imposizioni e ipocrisia.

«Sì, credo a questo grande vivido disco splendente e alla sacralità della primavera [...] credo nella mia arte e in Venere, nella realizzazione personale e nel rapimento dei sensi, [...] e credo nei suoi occhi. [...] Sorella, ciò che ci guarisce dal peccato e dal dolore, ciò che ci libera dalla miseria, che ci restituisce alla vita è opera di creazione. Non creda a chi le parla della salvezza eterna. Ognuno rende merito a se stesso. Dio, giudice e creatore sono un tutt’uno dentro di noi. E il nostro salvatore è colui che ha trovato la formula per penetrare nel nostro essere. Tutto il resto è vacua esteriorità. Servire Dio, prendere la croce su se stessi significa profanarsi. È come andare incontro alla vita commettendo un omicidio. C’è un solo dovere, essere felici; e una sola preghiera, rendere felici. Tutto il resto è falsità». (pagine 7-8)

  

Else Jerusalem, Liberazione e altre prose inedite, a cura e traduzione di Claudia Ciardi, Edizioni Via del Vento, 2016 - volumetto n° 69 Collana «Ocra gialla», pagine 40, ISBN 9788862260954, Euro 4,00

Il volumetto, come tutti gli altri titoli disponibili in catalogo, può anche essere ordinato direttamente all'editore Fabrizio Zollo:

sito web:   http://www.viadelvento.it/ 

e-mail:   info@viadelvento.it

pagina Facebook: https://www.facebook.com/viadelvento/?locale=it_IT 

Per aprire la pagina dedicata alla pubblicazione, sul sito delle Edizioni Via del Vento, cliccare qui .

Per leggere la nota biobibliografica relativa alla curatrice dell'opera, si rimanda invece al seguente link: 

https://www.viadelvento.it/chisiamo/autore.php?id=81

Inoltre, di Claudia Ciardi, che per queste edizioni ha finora tradotto numerosi autori, è possibile seguire un blog e un sito internet:
 Laura Vargiu

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