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Tommaso Mondelli (1919-2020)
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Classe 1919, Tommaso Mondelli, poeta e scrittore di origini cilentane ma residente per decenni in Piemonte, è
venuto a mancare due anni fa al compimento del suo 101° compleanno.
Ho avuto il piacere e l'onore di conoscerlo, anche di persona, collaborando con lui a qualche suo libro e firmando alcune prefazioni. Innumerevoli le pubblicazioni con la casa editrice L'ArgoLibro, di Agropoli (SA), con cui hanno visto la luce tante sue opere di poesia, di memorie e riflessioni sul senso dell'umana esistenza.
In occasione di questo triste anniversario, desidero ricordare il mio amico Tommaso con un brano tratto dal libro Settimane bianche e crociere a costo zero - Memorie di guerra e prigionia di un ragazzo partito soldato, pubblicato nel 2013 e da me curato, al quale lavorammo intensamente e con entusiasmo per tutta l'estate di quell'anno. Un testo dal titolo in apparenza leggero, ma il cui contenuto, in verità, è carico di Storia, dal momento che l'autore racconta in queste pagine la sua esperienza militare prima e durante il secondo conflitto mondiale, inclusa la prigionia in un campo inglese in Africa settentrionale.
"Un ragazzo di appena diciott'anni, munito di un buono per un viaggio pagato, partì dapprima in bus e poi in treno per un percorso che da Monteforte Cilento, nella provincia di Salerno, lo doveva scaricare nella città di Asti.
Un percorso di mille chilometri a bordo di un direttissimo, occupando un posto di terza classe in direzione del Nord della penisola. Quel ragazzo ero io.
Dopo un arco di tempo di quasi ventiquattr’ore, scendevo al punto segnato sul biglietto, cioè alla stazione di Asti, già cono-sciuta come la città del vino buono. Avevo lasciato l'autunno tiepido del Cilento e mi ero inoltrato nel clima nebbioso e freddo della Pianura Padana.
La prima nebbia, fitta e cupa, l'avevo avvistata alla fermata della stazione ferroviaria di Alessandria. Si trattava di un fenomeno che non avevo mai conosciuto in precedenza. Ero partito da casa indossando un vestito che apparteneva a mio padre. Ero già stato dal mio sarto per l’abito dell’imminente stagione che, per l'occasione e l'inutilità, potei sospendere. Quello che avevo al momento era del tutto estivo e mio padre mi aveva suggerito di fare uso del suo, adatto per la mezza stagione, comprese le scarpe; così vestito, mi avviai. Catturato e stretto dalla morsa del freddo, stavo per varcare la soglia della caserma del 25° Reggimento Artiglieria “Assietta” in Corso Alfieri; questo era l'indirizzo segnato sul foglio di via che la recluta porta con sé. Per certi effetti ero già un militare. Ero però giovane e del freddo non mi curavo affatto, non mi mordeva più di tanto.
Era il 15 del mese di novembre del 1937 e quel giorno doveva cambiare tutta la mia vita. [...]" (pag. 24)
Al seguente link, sul sito dell'editore, la scheda del libro:
Ciao, caro Tommaso, non ti dimenticherò mai. La tua amicizia, che conservo nel cuore, è stata un dono. Riposa in pace, in qualunque forma e ovunque tu sia! 🌺
Un bellissimo ricordo di Tommaso, che come sai, ho conosciuto anch'io sotto forma di scrittura in prosa e poesia, e poi di persona. Non lo dimenticheremo mai, persone come lui sono rare, ed è stato un privilegio averlo conosciuto Danila
RispondiEliminaGrazie, Danila! Già, Tommaso non si può dimenticare!
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