"DI QUA E DI LÀ DAL MARE": LA MAGIA DELLE FILASTROCCHE MIGRANTI DI CARLO MARCONI
Addio
Mi volto e la mia casa si allontana, scompare poco a poco la mia terra al passo lento della carovana, al passo indemoniato della guerra.
E dico addio agli amici, alla mia gente, agli alberi che incontro sul cammino, nel sacco quattro stracci e poco niente, nel pugno della mano un sassolino.
E dico addio al vento e alla sua danza mentre la notte si sorseggia il giorno: nel cuore una promessa di speranza, negli occhi il desiderio del ritorno.
Esordiscono così le filastrocche migranti della raccolta Di qua e di là dal mare, pubblicata nel 2018 dalle Edizioni Gruppo Abele, casa editrice ormai pluridecennale con sede a Torino che s'inserisce tra le tante importanti attività della onlus fondata negli anni Sessanta da don Luigi Ciotti.
Questo libro si rivela un piccolo, sorprendente gioiello che merita attenzione, e non soltanto da parte dei lettori più giovani.
L'autore, Carlo Marconi, è un insegnante di origine livornese che vive e lavora a Pavia. I suoi alunni della scuola primaria sono stati determinanti per la nascita di queste filastrocche migranti poiché esse hanno iniziato a prendere vita proprio in classe, in una giornata qualsiasi, quando una delle tante tragedie del Mediterraneo ha colto impreparate l'innocenza e la curiosità dei bambini.
«Le finestre della nostra aula si sono spalancate- scrive Marconi a conclusione del libro - e una pioggia di domande ha inondato i nostri banchi di scuola. Chi sono quegli uomini e quelle
donne? Da dove sono partiti? Perché sono partiti? Perché volevano venire
proprio in Italia? Come hanno fatto, i barconi, ad affondare? Quanti
sopravvissuti ci sono? E i bambini? Perché anche i bambini?»
Ventuno lettere, rigorosamente in ordine alfabetico, scandiscono pagine ricche di contenuti profondi e ogni singola lettera, accompagnata da un'illustrazione d'autore, è l'iniziale di parole chiave, dalla A di addio alla Z di zattera, legate al travagliato mondo dell'emigrazione: A. Addio - B. Barcone - C. Clandestino - D. Deserto - E. Eroe - F. Fuga - G. Girotondo - H. Home - I. Idea - L. Lingua - M. Mare - N. Naufragio - O. Ospite - P. Parola - Q. Questura - R. Rispetto - S. Straniero - T. Telegiornale - U. Uguale - V. Vattene - Z. Zattera.
Dopo un interminabile vagare
quando ogni sogno stanco si consuma,
eccoci giunti finalmente al mare,
a questa collera di azzurro e schiuma,
a questo ponte o muro che separa,
a questo abbraccio o vortice che inghiotte:
presentimento di una sorte amara,
barlume di speranza nella notte.
[...] (da Mare)
Sono tanti i versi significativi che contraddistinguono questi curatissimi componimenti in rima; oltre venti artisti li accompagnano con i propri affascinanti e originali disegni, contribuendo a rendere la pubblicazione ancor più pregevole.
Carlo Marconi è bravissimo a giocare con rime e parole che, nell'insieme, ci raccontano innumerevoli piccole vicende: storie di chi si mette in viaggio con un bagaglio di speranza e giunge in paesi lontani fra mille difficoltà che, seppure in forma diversa, persistono poi nella quotidianità del vivere; ma anche storie di chi accoglie, talvolta suo malgrado, e scopre infine che il cosiddetto straniero non è necessariamente così diverso da sé.
[...]
Chi è sopravvissuto nel deserto,
chi ha conosciuto carcere e tortura,
chi ha fronteggiato in barca il mare aperto
non può smarrirsi dentro una questura.
[...] (da Questura)
Un volume, dunque, ricco di parole, colori e straordinaria umanità che non manca di sottolineare quanto il mondo sia bello proprio perché è vario e variegato e, di conseguenza, quanto la diversità (culture, lingue, colore della pelle, tratti somatici) sia straordinaria ricchezza, mentre sembra farsi sempre più strada - ahinoi! - la più brutale delle omologazioni a livello globale.
Pertanto, si pone attenzione in modo particolare al fenomeno della migrazione umana, antichissimo come il mondo, evidenziando la conseguente assurdità di voler (im)porre a esso un blocco: se ciascuno fosse rimasto "dentro al suo recinto" - come recita nel libro la lettera V di Vattene - lo stesso Homo sapiens sarebbe dovuto tornare "sui suoi passi" e addirittura Abramo avrebbe dovuto rinunciare a mettersi in viaggio alla volta della Terra Promessa, così come persino la rondine dovrebbe smetterla di migrare.
Filastrocche
che sconfinano nella poesia e che attraverso la magia e la semplicità
senza tempo della rima aiutano a riflettere e a comprendere ciò che ignoranza e pregiudizi rendono spesso troppo problematico. Una lettura
bellissima e preziosa che, a dispetto di tanti luoghi comuni e slogan
elettorali da quattro soldi che ancora serpeggiano tra la gente, per non parlare
della scandalosa pochezza di una certa "politica", ci ricorda che il mondo, in
verità, appartiene indiscutibilmente a tutti e a noi tutti spetta il
compito di renderlo un luogo migliore, abbattendo frontiere più mentali
che fisiche.
[...]
Giro giro girotondo
com'è strano e buffo il mondo
cinque sono i continenti
che si abbracciano contenti
e una forte e salda fune
lega uomini e fortune
regge popoli e città
è la solidarietà.
(da Girotondo)
Con le Edizioni del Gruppo Abele Carlo Marconi ha pubblicato anche Lo Stato siamo noi (2022), mentre nel corso di questi ultimi tre anni con la casa editrice romana Lapis hanno visto la luce le raccolte poetichePoesie del camminare (libro finalista al Premio
Campiello Junior e vincitore del Premio poesia “Gianni Cerioli” di
Cento) e Come d’estate il temporale, entrambe illustrate da Serena Viola.
Insegnamento, scrittura creativa, progetti e laboratori per l'infanzia su temi come la cultura della legalità e l’integrazione impegnano con passione l'autore, del quale può essere ascoltata questa bella intervista, a proposito del libro Lo Stato siamo noi, postata in rete alla fine dello scorso mese di gennaio:
Carlo Marconi, Di qua e di là dal mare. Filastrocche migranti, Edizioni Gruppo Abele, 2018 - pagine 80, ISBN 9788865791455, Euro 15,00
Tutte
le immagini sono state tratte dal libro; si ringrazia quindi la casa
editrice a cui, insieme all'autore e agli illustratori, appartengono tutti i diritti.
Commenti
Posta un commento