“CHE FARE?”: UN VOLUMETTO DELLE EDIZIONI VIA DEL VENTO PER RICORDARE TIZIANO TERZANI
Ancora pochissimi giorni e saranno
trascorsi esattamente due decenni dalla scomparsa di Tiziano Terzani.
Era il 28 luglio del 2004 quando il grande giornalista e viaggiatore fiorentino, classe 1938, si accomiatava dal mondo mentre si trovava nell’amata valle dell’Orsigna, in provincia di Pistoia, dopo alcuni anni di convivenza con un tumore che non gli aveva tuttavia impedito di percorrere, sempre con gratitudine ed entusiasmo nei confronti della vita, l’ultimo tratto del suo cammino terreno.
Autore di numerosi libri indimenticabili, da Giai Phong! La liberazione di Saigon a Un altro giro di giostra, da Un indovino mi disse al postumo La fine è il mio inizio, egli ha segnato un’epoca distinguendosi, per la passione che metteva in ciò che raccontava, dalla massa dei corrispondenti dall’estero delle varie testate giornalistiche. Leggere i suoi scritti, ancora oggi, significa viaggiare e scoprire un mondo che ne apre infiniti altri; in particolare, la sua Asia, realtà – come lui ci ha insegnato – non monolitica ma estremamente variegata sotto tanti aspetti, continua ad affascinare un Occidente alla perenne e inquieta ricerca di un equilibrio difficile da trovare.
![]() |
Tiziano Terzani, 2002 © Alfredo e Andrea Lando - fonte: www.viadelvento.it |
Vogliamo ricordare Terzani, in occasione di questo imminente ventesimo anniversario, attraverso le pagine di uno splendido volumetto pubblicato nel 2011 dalle Edizioni Via del Vento nella collana «Le Streghe», purtroppo nel frattempo cessata: Che fare? e altre prose sulla pace.
Oltre a una dettagliata e utile biografia
in chiusura, esso raccoglie testi datati tra il 1997 e il 2002 (e apparsi in
precedenti pubblicazioni della Longanesi) che ci riportano di colpo agli
attentati terroristici e all’ecatombe delle Torri gemelle che l’11 settembre
del 2001 colpirono al cuore un’America che si apprestava così a “esportare la
democrazia” a suon di bombe e al costo di sofferenze indicibili in altre parti del pianeta.
«Il mondo non è più quello che conoscevamo, le nostre vite sono definitivamente cambiate. Forse questa è l’occasione per pensare diversamente da come abbiamo fatto finora, l’occasione per reinventarci il futuro e non rifare il cammino che ci ha portato all’oggi e potrebbe domani portarci al nulla. Mai come ora la sopravvivenza dell’umanità è stata in gioco».
(da “Una buona occasione”, Orsigna, 14 settembre 2001 - pag. 8)
Queste sue parole, a distanza ormai di più di vent’anni, suonano profetiche; rileggerle adesso, in questo preciso momento storico alla luce di quanto da allora è accaduto e accade con i massacri in corso, ci dà il senso del nostro fallimento e della buona occasione purtroppo mancata.
«Non si può capire quel che ci sta succedendo solo a sentire le dichiarazioni dei politici, costretti come sono a ripetere formule retoriche, condizionati a reagire alla vecchia maniera a una situazione completamente nuova e incapaci di ricorrere alla fantasia per suggerire ad esempio che, invece di fare la guerra, questo è il momento di fare finalmente la pace, a cominciare da quella fra israeliani e palestinesi. Invece guerra sarà».
(da “Una buona occasione”,
Orsigna, 14 settembre 2001 - pag. 12)
E infatti guerra è stata, anzi –
prendendo in prestito la memorabile frase tratta da La tregua di Primo
Levi – guerra è sempre, ahinoi! Tiziano non avrebbe esitato a condannare
tutto questo e a ricordarci, come fece a suo tempo in poesia Anna Achmatova,
che la nostra è un’esistenza a termine e che, in fondo, viviamo per l’ultima
volta. E allora… che fare?
(da “Che fare?”, Binsar,
Himalaya indiana, 17 gennaio 2002 - pagine 20 e 21)
Magnifiche pagine, pregne di un profondissimo e impareggiabile senso di umanità, che offrono una lettura (o, per noi lettori "terzaniani" di vecchia data, una rilettura) che fa bene all’anima.
Una piccola, preziosa pubblicazione, dal contenuto di sorprendente attualità, a cura di Àlen Loreti, il quale firma una postfazione molto coinvolgente, sottolineando quanto sia difficile “qualificare Terzani”, così come la necessità di “capire quanto egli abbia assorbito dalla vita”.
Un meritatissimo plauso anche all’editore Fabrizio Zollo per aver reso disponibile in catalogo un titolo che contribuisce a tenere viva la memoria di questo straordinario autore, facendoci inoltre comprendere quanto si senta la mancanza, nella presente burrasca, della voce libera e coraggiosa di Tiziano Terzani.
🌺 🌺 🌺
Il volumetto può essere acquistato sia dalle librerie (tradizionali e online) sia direttamente dalla casa editrice, i cui riferimenti sono i seguenti:
sito web: http://www.viadelvento.it/
e-mail: info@viadelvento.it
pagina Facebook: https://www.facebook.com/viadelvento/?locale=it_IT
Qui la pagina dedicata alla pubblicazione sul sito dell'editore.
Per leggere la nota biobibliografica relativa al curatore Àlen Loreti, appassionato studioso di Terzani, nonché curatore anche dei due volumi a quest’ultimo dedicati nell’ambito della collana I Meridiani (Mondadori, 2011), cliccare qui.
Infine, qui è possibile prendere visione del catalogo
completo della casa editrice pistoiese.
Laura Vargiu
Commenti
Posta un commento