RUBRICA "DALL'ULTIMO BANCO VEDEVO IL MONDO - I RACCONTI DI ANDREA": LA FARFALLA

 

Dall'ultimo banco vedevo il mondo 

I racconti di Andrea

 

© Andrea Ronchetti

 

LA FARFALLA

 

È bastato un battito di ciglia per decidere.

Solitario sul banchetto di un mercatino, un ciondolo orfano di una qualsiasi padrona rifulgeva della luce ancora ammaliante del bel sole di settembre e si mostrava, trappola impossibile da evitare per miei occhi. 

Era una catenina doppia, placcata del colore degli dèi, che sosteneva orgogliosa una farfalla dalle ali spiegate, ricamate di rosse e azzurre paste vitree, tra una miriade di brillantini.

L'ho catturata, quella farfalla, con la rete delle mie mani e portata via, geloso come nessuno del mio acquisto, a casa.  

Ancora non sapevo come donargliela, ma un'idea... sì, un'idea mi sarebbe venuta in mente! 

Non avevo nulla di adatto dove riporla, ma lo sguardo, al lavoro, mi svelò il nascondiglio d'un cartoncino, di un blu scuro come la notte. Era quello che mi serviva: alcuni tagli sapienti, un paio di pieghe cordonate, un filo di colla ed ecco pronta una busta elegante!

Dentro, subito il mio tesoro, un bigliettino... un bacio.

Era domenica l'indomani e di primo mattino, davanti alla porta di casa. l'ho lasciata. Il mare mi aspettava, dovevo andare, ma ero certo l'avrebbe trovata uscendo.

Ho viaggiato pensando alla sua sorpresa, al suo stupore, alla meraviglia che l'avrebbe abbracciata, e mi sentivo allegro, ma anche un poco in ansia, tanto che, arrivato, perfino lo spettacolo indecente dell'azzurrità abbagliante davanti a me non mi fece il solito effetto. Eppure, tutto era perfetto: la spiaggia non ancora affollata, il bel grecale fresco che rinforzava, la mia barca pronta per esser portata al rimessaggio invernale. Io aspettavo lei, però, e lei alla fine è arrivata. Da me, con una fotografia, un sorriso di luce e una farfallina sul petto.

Il vento mi scompigliava i capelli e, guardando l'orizzonte ancora sgombro di vele, mi sono accorto d'essere finalmente felice. 

 

© Andrea Ronchetti

 

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